I pini montani dominano vaste parti dei boschi del Parco Nazionale.
Il pino montano è la specie più diffusa nella regione del Passo del Forno. Possiamo distinguere due forme: il pino montano in posizione eretta e il pino mugo in posizione giacente. I semi del pino montano vengono diffusi dal vento e germogliano anche su dei terreni aridi e sassosi. Il pino montano fu la prima specie di albero a ricolonizzare le superfici completamente tagliate a raso nel XIX secolo.
I pini montani fioriscono in giugno. Al contrario del Pino cembro, il pino montano forma dei ciuffi di due aghi corti e duri.
Il pino mugo e il pino montano si differenziano nella loro forma di crescita, nelle loro pigne e nei loro habitat. L’area di diffusione del pino montano (Alpi occidentali) e quella del pino mugo (Alpi orientali) si sovrappongono nel Parco Nazionale. Il risultato è una grande varietà di forme. Così, certi pini mughi che all’inizio crescevano curvi, cominciano ad un tratto a crescere diritti assumendo la forma del pino montano.
Il pino montano forma nel Parco Nazionale le comunità boschive molto diffuse di erica e pino montano. Tipici sono i suoi rami piegati a forma di tallone che facilitano la distinzione dal pino cembro.
Nella Val dal Botsch si possono osservare in modo particolarmente impressionante le diverse forme di pino montano e le transizioni da una forma all’altra. Il pino mugo cresce nella zona al limite del bosco e sui pendii ripidi.