Le lepri bianche sono perfettamente adattate alla vita in un ambiente freddo.
Al contrario della lepre comune, la lepre bianca è frequente nel Parco Nazionale. Essa mostra le caratteristiche tipiche di un animale di montagna: corporatura tarchiata, zampe posteriori larghe e orecchie corte. La lepre bianca vive nel bosco, nella zona degli arbusti nani e nelle praterie con massi.
Spesso solo le sue tracce sulla neve rivelano la presenza della lepre bianca. Le impronte delle zampe anteriori più piccole stanno una vicino all’altra, mentre quelle delle zampe posteriori sono più lontane una dall’altra. Le lunghe zampe posteriori della lepre bianca sono molto pelose. Le dita si lasciano allargare particolarmente bene. Così hanno lo stesso effetto di una racchetta da neve. Le lepri sprofondano meno e perciò possono sfuggire meglio ai nemici.
In inverno, ad eccezione della punta delle orecchie, nera, la lepre bianca porta un mantello bianco come la neve. Durante il periodo transitorio il mantello è macchiato di bianco e di grigio-bruno. In primavera, prima che la lepre bianca femmina abbia partorito i suoi piccoli, essa si accoppia di nuovo. Questo fenomeno denominato superfetazione le permette di mettere al mondo più piccoli durante la stagione favorevole, visto che l’estate in montagna è estremamente breve.